Ok, un altro guasto ha paralizzato i treni per oltre mezza giornata.
A Milano Centrale e in altre decine di stazioni passeggeri dapprima spaesati, poi imbufaliti.
C’è da capirli.
Invece?
Invece, il ministro competente (come ricorda stamane Flavia Perina su La Stampa) inanella sulla sua pagina social una serie di ultimi commenti dedicati nell’ordine a: il tentato sequestro di una bambina; un genitore che ha minacciato un insegnante; vicinanza al carabiniere che ha sparato a un egiziano accoltellare; gli agenti del caso Ramy; i militari che hanno distolto una ragazzina dal suicidio; il pubblico di Rete 4 che lo ha applaudito tantissimo; la promessa di “galera senza sconti “per chi ruba nelle case”.
Sulla paralisi dei treni che da Ministro in carica avrebbe il compito di evitare, nulla.
Solamente a pomeriggio inoltrato il Ministro ha dichiarato con piglio arrembante che è tutta colpa di quelli che c’erano prima.
Nella stessa giornata di ieri si sono moltiplicate le richieste di dimissioni del ministro dall’incarico che ricopre.
Comprendo bene le ragioni della richiesta, solo un dubbio mi sorge.
Ci si può dimettere da un incarico che non si è mai ricoperto?
Gianni Cuperlo