L’articolo su “Il Messaggero” qui
«A questo punto i 5 stelle non hanno più scuse il campo largo si può fare», la riflessione di un esponente Dem prende spunto dai risultati del congresso Pd. A Terni ha vinto Cuperlo, mentre tra Bonaccini e Schlein si è consumato un testa a testa fino all’ultimo voto. I numeri dicono questo: 172 Cuperlo, 119 Bonaccini, 114 Schlein e un voto della bandiera per la De Micheli. Sono stati 408 gli iscritti del Pd che sono andati a votare in uno dei dieci circoli di Terni, il che vuol dire che il 90% dei tesserati ha partecipato alle primarie (in totale gli iscritto sono circa 500, il dato che arriva da via Mazzini non ancora aggiornato).
Dai numeri all’analisi politica in vista del voto di fine maggio per le elezioni comunali di Terni il passo è breve. La virata a sinistra è chiara, e questo apre uno scenario più definito, sebbene legato solo al voto degli iscritti in attesa che le primarie si aprano a tutti. «Ma è chiaro che gli equilibri dentro al partito si misurano su questi risultati», la riflessione che arriva da via Mazzini. E non solo in vista delle imminenti alleanze politiche per Terni, ma anche nella prossima composizione delle segreteria, ma questo è un’altra partita.
«Il campo largo senza perdere di vista il rapporto con Azione a questo punto non è cosi impossibile come qualcuno vuol far credere», altro spunto che arriva da un rappresentate del Pd. E quel qualcuno al momento è il M5s, anche se nelle ultime ore il clima è cambiato e tra Pd e 5stelle l’accordo appare possibile. E se non bastasse la vittoria schiacciante di Cuperlo a dare manforte alla tesi del campo largo, ecco il carico da novanta. «Se sommiamo i risultati di Cuperlo con quelli della Schlein il messaggio che arriva da questo congresso è ancora più chiaro», è la considerazione finale che arriva dall’esponente Dem.