“Sulla scelta della delegazione del PD nel carcere di Sassari si possono avere giudizi diversi ma lì si è esercitata una prerogativa dei parlamentari della Repubblica. Sono entrati in un carcere e si sono sincerati, nel caso specifico, delle condizioni di salute di un detenuto che da 80 giorni (all’epoca) sosteneva lo sciopero della fame e hanno potuto verificare se le sue condizioni di salute fossero compatibili con la detenzione, cosa che hanno fatto. Il regolamento carcerario prevede che non ci siano visite dei parlamentari ad personam. Quando una delegazione di parlamentari o un singolo parlamentare entra in un istituto di pena è chiamato a visitare l’intera struttura e incontrare i detenuti. Non è accaduto che il detenuto Cospito abbia imposto alla delegazione dei parlamentari del PD di parlare con i detenuti al 41bis accusati di mafia o altri reati. Hanno incontrato altri detenuti al 41bis come avviene in qualunque altra occasione e visita. Mi pare che il tema vero sia se qualcuno sospetta che la delegazione di quattro parlamentari del PD sia andata nel carcere di Sassari ad esprimere sostegno e appoggio alla protesta per la soppressione del 41bis. Questa è una enormità, una follia da respingere”.