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Gianni Cuperlo - Deputato XIX Legislatura - Camera dei Deputati - Gruppo PD

Carlo

Guardavo all’evolversi della campagna congressuale con un misto di sconforto e distacco, perché ancora una volta mi sembrava che il congresso si stesse avvitando in una mera competizione nominalistica, che continuava ad evitare di analizzare le vere ragioni della epocale sconfitta alle politiche dello scorso autunno e del più complessivo declino del PD e della sinistra italiana nel suo insieme. Mancava totalmente il dibattito sui contenuti politici veri. Del resto ad oggi ancora mancano i documenti programmatici a sostegno di candidati che hanno presentato la propria candidatura da mesi e stanno girando l’Italia in una sorta di campagna elettorale, in cui il dibattito si è incentrato soprattutto su regole bizantine e su nomi.
E’ per questo che ho accolto la candidatura di Gianni Cuperlo con un senso di liberazione: non importa quali siano le sue reali possibilità di vittoria, ma ha aperto un percorso di confronto sui contenuti, di analisi e di proposte, a partire dalla ferma convinzione che un vero percorso costituente non può concludersi in una conta di poche settimane, ma debba accompagnare la vita del partito per il lungo tempo necessario.
In un momento politico drammatico come quello che stiamo vivendo, con i valori della democrazia che sono sotto attacco un po’ in tutto il mondo ed un governo all’insegna della fiamma, credo che tutte le persone di sinistra nel nostro paese guardino alla crisi del PD. Se anche l’esito di questo percorso congressuale non portasse il principale partito della sinistra italiana fuori dalla palude in cui si è arenato ormai da anni, le conseguenze non sarebbero solo una morte lenta del frutto di un progetto politico di valore storico, quello di unire le grandi aree di ispirazione progressista del nostro paese, quella socialista e quella cattolica democratica, ma soprattutto quello di condannare la sinistra italiana alla assoluta ininfluenza, proprio nel momento di maggiore forza della destra più reazionaria.
Sono convinto che le linee guida della “Promessa Democratica” siano una traccia efficace per delineare il percorso necessario e Gianni Cuperlo la persona adatta per guidare questo percorso