Ci siamo messe e messi in cammino con una buona dose di umiltà, ma con una piccola ambizione: dare una mano a riaccendere una scintilla di affetto e stima verso questa comunità oggi acciaccata e circondata da chi la vorrebbe svuotare. Per noi, invece, il PD – un nuovo PD – rimane decisivo per il futuro della sinistra.
Ci siamo detti che quel nuovo PD non si può costruire restando chiusi nel proprio confine e vivendo il congresso come un derby in cui la gara tra i favoriti limita nei fatti un dibattito dove le iscritte, gli iscritti, i costituenti, siano i veri protagonisti.
A chi ci chiede il perché di questa nostra piattaforma visto che molto sembra già scritto, rispondiamo che nella vita come in politica il “Duomo” lo costruisce lo scalpellino, l’operaia come l’architetto. E in questi anni la sinistra ha già concesso troppo al leader solo e salvifico. Perché poi, serve un popolo che riprenda nelle mani il suo destino, a cui restituire un partito capace di riconoscere intelligenza e umanità. E allora, se non ora quando pretendere un confronto sincero su cosa non ha funzionato e su cosa scommettere adesso e per i prossimi anni?
Noi pensiamo che solamente così si incontrano e ricongiungono creatività e impegno.
Solo così si riscoprono linguaggi e lotte.
Solo così si selezionano proposte, si agisce e
si coltiva un sogno.
Ecco, servissimo anche un poco a questo, ci sentiremmo più a posto con noi stesse e noi stessi.
Un modo questo anche per essere riconoscenti a chi prima di noi, nel PD e nella lunga storia della sinistra, delle culture progressiste, ci ha offerto pensieri lunghi e una dignità che sarebbe imperdonabile non trasmettere alle ragazze e ai ragazzi di ora.
Il tempo è poco, qualche settimana mentre in Lombardia e Lazio ci si batte per il buon governo di quelle regioni, ma non è mai tardi per fare di un tempo breve un tempo buono.
PROMESSA DEMOCRATICA – Piattaforma in progress per il Congresso costituente di un nuovo PD
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